Perché un Blog

Perché un Blog?

Questo blog nasce dall'esigenza di condividere tutto il lavoro svolto dagli agenti della Polizia Municipale di Parma, a servizio della cittadinanza. Non solo sanzioni, come emerge dai comunicati stampa ufficiali dell'Ente, ma anche servizi di prevenzione e repressione del crimine, attraverso azioni mirate e attraverso la costante attività di polizia di prossimità.

Nasce anche quale canale alternativo di comunicazione con i cittadini che vogliono sapere veramente cos'è il lavoro della Polizia Municipale al giorno d'oggi.


domenica 22 febbraio 2015

RSU 2015

Parliamo di etica
Rieccoci dopo qualche mese a confrontarci su un tema estremamente importante per il futuro del Corpo di Parma: le elezioni RSU.
Si riparte da questo, dall'elezione di nuovi rappresentanti che portino avanti in modo deciso, trasparente e risoluto la lotta per i nostri diritti  in materia di salario, qualità del lavoro e sicurezza.
Il Corpo, se vuole avere prospettive di successo nelle trattative che, come si sa, coinvolgono tutto il comune, deve portare in RSU più rappresentanti interni possibili votando gli agenti presenti nelle varie liste.
Pur non volendo entrare in una bagarre elettorale sterile e controproduttiva, siamo obbligati a precisare alcune cose di grande importanza.
Il millantare successi singoli per cose ottenute grazie ad una lotta estenuante che ha visto coinvolte tutte le RSU del Comune di Parma e le Segreterie dei vari Sindacati di categoria e non, non solo è altamente riduttivo ma anche denigrante per chi ci ha messo l'anima. Se poi chi scrive quello che ha ottenuto insieme agli altri lo ha ottenuto nelle fila di un sindacato diverso da quello attuale si rischia di sconfinare nel grottesco, in considerazione del fatto che i dati riferiti all'anno 2012 sono anche errati negli importi oltretutto. ( il fondo progettuale ex art 208 CDS si è chiuso con un importo pari ad euro 140.000 e non 166.000 come indicato da qualcuno. Diventa difficile comprendere a quale anno ci si riferisca visto che la somma di 166.000 euro compare per la prima volta nel fondo del 2013 dopo che tutte le Rsu e le sigle sindacali avevano chiesto l'adeguamento del fondo dipendenti, per i maggiori incassi avuti dalle sanzioni CDS).
Chiudendo questa parentesi, proviamo a spiegarvi perché il Corpo dovrebbe fare fronte unito verso l'unico Sindacato della Polizia Municipale.
Le trattative con la Delegazione Trattante di parte Pubblica, sono sempre più difficili e connotate da un atteggiamento di chiusura. Tuttavia si riscontra spesso una apertura verso la Polizia Municipale, castrata dall'obbligo di legge di una trattativa unica per l'intero Comune. L'apertura non è per simpatia verso i nostri confronti ma per il riconoscimento di un ruolo completamente diverso, che comporta il lavorare in condizioni di disagio e pericolo con turni decisamente più faticosi rispetto agli altri dipendenti del Comune (serali, notti, festivi). Questo Sindacato da sempre lotta (con tutte le difficoltà che ci possono essere a causa dei tempi che stiamo vivendo) per i nostri diritti e per differenziare anche economicamente la nostra categoria. Avere i rappresentanti del DICCAP  (SULPM)in RSU significa avere una garanzia in trattativa di rappresentare il Corpo senza i vincoli sindacali di chi rappresenta tutte le categorie all'interno del Comune. Negli ultimi 3 anni questo Sindacato ha dato ampie garanzie di impegno, trasparenza coerenza e forza, dimostrandosi capace di essere da stimolo anche per le altre realtà sindacali sui temi di nostro interesse.
La Polizia Municipale ha potenzialità infinite ma solo attraverso l'unità dei suoi lavoratori riesce ad esprimerle.
Vota il Sindacato dell'Unità, vota il simbolo della lotta per i nostri diritti, vota DICCAP !
UNITI SI VINCE!

mercoledì 12 novembre 2014

Qualche nodo viene al pettine (lo avevamo detto)!


Forse qualcuno si ricorderà che, tempo fa, avevamo rilasciato un comunicato in cui prendevamo in esame, in maniera critica, la decisione di istituire il servizio di vigilanza in Piazzale della Pace (qui il comunicato integrale). Il voler tornare su una questione apparentemente chiusa, deriva semplicemente dalla constatazione, di fatto, che quanto affermato nel comunicato, oggi appare quanto mai logico, pertinente e lungimirante. In questi ultimi giorni, infatti, Piazzale della Pace ha visto un gran numero di uomini delle forze dell'ordine, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale impegnati congiuntamente a passare al setaccio la piazza, anche con l’ausilio dei cani antidroga, con la finalità di restituire la piazza ai cittadini.
Ma ritorniamo un attimo al comunicato di quest’estate; nel commentare l’annuncio del Comandante Dott. Noè, riguardante l’istituzione del servizio di presidio in tale piazza, con due tre agenti e in orari fissi e prestabiliti, e del ripristino della garitta(!), avevamo criticato la modalità e gli obiettivi da monitorare, individuati dal Comandante (dietro indicazione dell’amministrazione), non la necessità di prendere provvedimenti inerenti la piazza, istituendo servizi idonei e mirati, atti a contrastare con forza tutte quelle attività illecite. Inoltre, avevamo avuto modo di portare alla luce alcune contraddizioni insite negli intenti dell’amministrazione. Riportiamo di seguito un estratto di quanto dichiarato allora dal Comandante della Polizia Municipale:
“Il ruolo del servizio di vigilanza è finalizzato alla prevenzione di fenomeni potenzialmente illeciti, che possono accrescere la percezione di insicurezza: dall’abbandono di rifiuti al commercio abusivo e di prodotti contraffatti, forme di accattonaggio, bivacchi, giochi e aggregazioni moleste, ma anche comportamenti che, pur non costituendo illeciti, potrebbero diventare pericolosi. Non è consentita inoltre l’attività sportiva. Tra i divieti, poi, le biciclette non possono circolare sul manto erboso. Nel caso di palesi illeciti, gli agenti della Municipale interverranno direttamente con multe e sanzioni. In altre situazioni più delicate, si avvarranno invece dell’intervento congiunto delle forze di polizia e dei carabinieri”.
Le nostre perplessità derivavano dal fatto che ci sembrava poco incisivo e molto pericoloso dedicare due o tre agenti alla sorveglianza di una zona considerata altamente problematica: soprattutto ci sembrava parecchio riduttivo far passare l’idea che i problemi di Piazzale della Pace fossero legati all’accattonaggio, ai bivacchi e ai giochi. La morale del racconto fatto dall’amministrazione è che si dovevano dedicare agenti di polizia municipale al controllo prioritario di tali fenomeni, nonostante contestualmente si verificano eventi delittuosi, quali lo spaccio di sostanze stupefacenti, risse, aggressioni, comportamenti molesti dovuti all’alterazione da alcool e droghe. L’indirizzo, quindi, pareva essere quello di multare chi mangiava un panino sulle scale del Regio, mentre in caso di “situazioni più delicate” - quale può essere ad esempio un’aggressione o un episodio di spaccio in flagranza - gli agenti in presidio si sarebbero dovuti fermare, allertare la Centrale Operativa, che a sua volta avrebbe allertato le altre forze dell’ordine, e aspettare l’arrivo di Polizia o Carabinieri per intervenire congiuntamente; nel frattempo, però, l’aggressore porta a termine il suo intento delittuoso o lo spacciatore è libero di prendersi gioco del sistema. Tale indirizzo, inutile specificarlo, è figlio di una totale mancanza di conoscenza del ruolo della Polizia Municipale che, in quanto “polizia” ha gli stessi doveri delle altre forze dell’ordine in caso di reato. Non solo. Tali affermazioni sono anche figlie di una ricerca ossessiva di visibilità, a discapito della sicurezza della popolazione e degli operatori stessi. Ancora una volta, spiace constatare come la classe politica fatichi ad ammettere una verità ormai consolidata: la Polizia Municipale non è più quella di 20 o 30 anni fa, ma è cambiata insieme alla società, adeguandosi ad essa e alle nuove necessità. Quello che non è cambiato, purtroppo, è la visione di essa da parte di coloro che ne dispongono, facendo sì che gli agenti vengano visti come tanti Sceriffi di Nottingham, pronti a spennare i malcapitati cittadini, sminuendone il lavoro e il ruolo sociale. Cosa pensate che possano fare due o tre agenti di fronte alle 10 o più persone intente a menarsi, ad accoltellarsi, per decidere chi deve spacciare e chi no? Eppure sono lì, e devono intervenire. DEVONO intervenire. E lo hanno fatto: in questi mesi sono stati effettuati numerosi interventi in Piazzale della Pace, volti alla repressione e anche alla prevenzione dei reati. Alcuni ve li abbiamo raccontati noi, proprio su questo blog, altri li avete sentiti al telegiornale o letti sulle testate cittadine. L’ultimo intervento è stato fatto proprio un paio di settimane fa, insieme alla Polizia di Stato e ad una unità cinofila della Polizia Municipale di Modena. No, non è un errore: il controllo in Piazzale della Pace, in cui sono state identificate numerose persone, di cui alcune tratte in arresto, è stato fatto anche in collaborazione con un’unità cinofila proveniente da Modena. A Parma però i cani non servono e, dietro precisa volontà e indicazione di questa Amministrazione, il nucleo cinofili di Parma è stato dismesso, probabilmente perché, come dichiarato in più occasioni dall’assessore C. Casa, i “Vigili devono fare i Vigili, quindi, i due agenti a quattro zampe sono stati messi in pensione anticipata, con buona pace dei cittadini e grande gioia degli spacciatori. Ma questa è un’altra storia che racconteremo a parte, con l’attenzione che merita. Quello che adesso ricordiamo è che durante il periodo di attività del nucleo cinofili, sono state sequestrate discrete quantità di sostanze stupefacenti e Piazzale della Pace era zona tenuta sotto battuta costantemente, come mostre le seguente immagini di repertorio.

Una domanda però, a questo punto, sorge spontanea: cosa intendeva l’assessore Casa con “i Vigili devono fare i Vigili”? Perché ancora oggi a noi sfugge il significato della cosa: ma, forse, una chiave di lettura la si può trovare nella direzione presa in questi anni dall’Amministrazione. Niente cani antidroga, niente Pronto Intervento (recentemente frantumato dalle due riorganizzazioni ad opera della Dott.ssa Verrusio prima, e del Dott. Noè poi), potenziamento dei servizi appiedati in zone non problematiche sotto l’aspetto della sicurezza, ma ricche di auto in sosta non regolare, potenziamento del reparto che si occupa di accertamenti della velocità (autovelox), distrazione dell’Autodetector dalla sua funzione naturale, nato per stanare gli evasori e i veicoli privi di assicurazioni, se non rubati, oggi usato per sanzionare i veicoli in divieto di sosta (utilissimo per rimpinguare le casse, ma di pessimo utilizzo se si pensa alla sicurezza dei cittadini), ecc.
Ridurre a sole 10 unità, che devono lavorare su tre/quattro turni, il reparto pronto intervento e servizi mirati, appare, a rigor di logica, come una netta volontà di renderlo inefficiente e non operativo. Smantellare, infatti, a piccoli passi il reparto che più di tutti ha attinenza con quei servizi, quali la Polizia Giudiziaria, che attengono in senso stretto al tema “Sicurezza”, potenziando, di converso, sempre più quei reparti che per loro stretta natura assicurano ai cittadini qualche multa in più sul parabrezza, a discapito della loro sicurezza appunto, può effettivamente essere utile per capire cosa avesse voluto intendere l’Assessore quando affermava “i Vigili devono fare i Vigili”!
Amici lettori, se state pensando a vagonate di multe, sappiate che lo state deducendo voi!


venerdì 17 ottobre 2014

Noi bravi ragazzi con la divisa

Ma non eravamo in stato d'agitazione dopo che l'amministrazione aveva deciso di toglierci anche l'ultimo diritto legittimamente ottenuto? Non avevamo dichiarato il blocco degli straordinari che del resto, già prima della formalizzazione, in modo assolutamente totalitario e spontaneo avevamo messo in atto?
......Ma nel frattempo la natura ha fatto sentire la sua rabbia spazzando via insieme al ponticello della Navetta, ogni dubbio sulla scelleratezza dell'uomo e sulle conseguenze delle sue scelte! Parma è profondamente ferita, in ginocchio immersa in metri di fango e chiede aiuto. E' un grido forte che arriva al profondo del cuore e dell'anima di tutti noi e che non rimane inascoltato. Quante storie e quanti dolori in mezzo alle strade ridotte ad acquitrini, dove i volti e i nomi dei residenti feriti ma mai domi si mischiano a quelle dei volontari e delle forze dell'ordine nell'unico sforzo di salvare il salvabile e rientrare ad una normalità che adesso sembra lontanissima.
Proprio lì, dal primo momento di questo disastro annunciato, c'eravamo anche noi...c'erano Andrea, Gianluca e Moreno il primo giorno ad allontanare la gente e a sgomberare le strade pochi istanti prima del "ground zero" parmigiano e a recuperare le persone incastrate e intimorite dalla potenza del fiume che scavalcava gli argini. C'erano Laura e Tiziana, così diverse tra di loro ma così unite da una ferma volontà di essere utili a chi ne aveva bisogno, capaci di sorridere dopo ore passate sotto la pioggia a chi, comprensibilmente nervoso si rivolgeva loro in modo aggressivo. C'erano Federico e Antonio che, nel tentativo di raggiungere i luoghi dell'esondazione, rimanevano travolti da un'ondata di piena. C'era Filippo che nella ricerca di personale per gestire l'emergenza, alla domanda: "quanto ti puoi fermare" rispondeva "finchè svengo dalla fatica" a testimonianza di un'indole non comune ad essere poliziotto inside. C'era Alessandra continuamente a ripetere: "se avete bisogno io mi fermo" nella paura di non aver fatto abbastanza con le sue 12 ore di lavoro consecutive. C'erano Max, Sonia, Daniela e Monica a girare tra le case immerse nel fango ascoltando gestendo e spesso risolvendo le innumerevoli problematiche dei cittadini.
E tutti gli altri, a gestire il cordone di sicurezza intorno all'"area rossa", per consentire ai soccorsi di arrivare in tempo, ai Vigili del Fuoco di intervenire il prima possibile; per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, con turni di 12 o 18 ore consecutive.
Questi sono i ragazzi della Polizia Municipale di Parma, capaci di dare tutto quando occorre, incuranti dei tempi, delle situazioni e dei disagi.
Unilateralmente.

mercoledì 8 ottobre 2014

Stato di Agitazione

Di seguito riportiamo i comunicati inerenti lo stato di agitazione proclamato dalle sigle sindacali. Nonostante tutti i tentativi di avere un incontro chiarificatore con l'Amministrazione, ribaditi anche nell'ultimo post pubblicato su questo Blog, ci troviamo ancora una volta di fronte ad un muro di gomma. Nessuna risposta, nessun cenno, nessuno...
Pertanto, il SULPL, insieme agli altri Sindacati, si vede costretto a proclamare lo stato di agitazione, al fine di garantire, lo ricordiamo, le tutele che la legge prevede per gli appartenenti alla Polizia Municipale. Ancora oggi gli agenti che guidano i veicoli del Comune sono sprovvisti di assicurazione e, ancora oggi, non hanno la tutela previdenziale che è prevista dall'art. 208 del Codice della Strada. Nondimeno, gli agenti hanno visto cadere sotto i colpi del fuoco amico, l'ultimo diritto conquistato in anni di lotte sindacali. Tutto nel silenzio di un muro di gomma.
Ma non è solo la Polizia Municipale a dover dire "basta!". Tutti i dipendenti del Comune sono stati colpiti dall'atto unilaterale che ha cancellato mesi e mesi di tentativi, da parte nostra, di trovare un accordo.
Di più: a rimetterci, in questa gestione al ribasso da parte del Comune, sono soprattutto i Cittadini che rischiano, ancora una volta, di non vedersi garantiti i servizi.
Possiamo dire che anche noi siamo stati "unilaterali": unilateralmente abbiamo tentato di raggiungere un accordo con l'Amministrazione.
Ricordiamo, inoltre, che questo staff è a disposizione per chi volesse porre domande o avere informazioni circa il lavoro della Polizia Municipale. Nei limiti dettati dalla legge saremmo onorati di raccontarvi quello che è il lavoro, OGGI, della Polizia Municipale.




Al Prefetto di Parma

Al Sindaco di Parma
Sig. Federico Pizzarotti

Pc. Alla Comissione di Garanzia
Per l’attuazione della legge sullo sciopero
Nei servizi essenziali
Via Po 16\a 00198 Roma

Oggetto : Procedure amministrative di conciliazione obbligatorie


Le Scriventi Segreterie delle Organizzazioni Sindacali di FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e DICCAP SULPL, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale del Comune di Parma con il blocco degli straordinari e chiedono l’attivazione delle procedure di conciliazione previste dall’art. 2 comma 2, della legge 146\1990 cosi come modificato dalla legge 83\2000 relativamente al Comparto Autonomie Locali e Regioni in riferimento alla vertenza in atto nel Comune di Parma per la sottoscrizione dell’accordo decentrato del Comune di Parma anno 2014-2015 e dell'atto unilaterale cosi come previsto dal art.40 comma 3 del Dlgs 165\2001.
L’Amministrazione Comunale e la delegazione trattante di parte pubblica dopo diversi incontri caratterizzati dalla mancanza di indirizzo si sono sottratte al confronto su tutti i temi del Contratto Decentrato: indennità, modalità di distribuzione del fondo delle risorse per l’anno 2014, Piano dei fabbisogni 2014-2016, orari di lavoro e organizzazioni di più settori che oggi sono in grande trasformazione.
Alla luce di quanto sopra le scriventi richiedono l’attivazione delle procedure di raffreddamento.

In attesa di un vostro riscontro distinti saluti.

Parma 06 ottobre 2014 per la FP CGIL, FP CISL, UIL FPL, DICCAP SULPL


Sauro Salati e Barbara Vigilante, Matteo Casetti , Carla Schiappa, Salvatore Mistretta






sabato 4 ottobre 2014

Oltre alla "movida"


C'è altro, oltre la Movida.

Mentre le telecamere (ma soprattutto la vecchia "carta e penna", presto parleremo di questo) contrastano le auto in sosta e le aperture prolungate dei locali in "movida", come ci ricordano puntualmente i comunicati del Comune di Parma, gli agenti della Polizia Municipale di Parma hanno proseguito il lavoro di controllo per la sicurezza della circolazione. Grazie alla presenza costante sul territorio, sono stati rinvenuti tre veicoli rubati, restituiti poi ai legittimi proprietari.
Inoltre, a seguito di controlli di polizia stradale, sono emersi diversi casi di veicoli sprovvisti di assicurazione e di conducenti sprovvisti di patente di guida. Tali fenomeni, oltre a rappresentare una violazione al Codice della Strada e al Codice Penale, costituiscono un pericolo per chiunque circoli su strada, sia esso un altro automobilista, oppure un pedone. Sempre più spesso, infatti, accade che, a seguito di incidente, una delle parti si dia alla fuga per evitare il controlli, anche a causa della mancanza di una copertura assicurativa o, addirittura della patente.
Inoltre, durante i servizi di controllo del territorio venivano identificate diverse persone, in più aree della città, comprese alcune vie del centro, a seguito di segnalazione di cittadini e la zona di via Savani. 
La presenza degli agenti è costante e non va identificata sempre e solo con le sanzioni. I numeri, poi, non vengono certo in aiuto, soprattutto adesso che sono iniziate le scuole; molti degli agenti, infatti, sono impegnati nel servizi scolastici anche per metà del proprio turno di lavoro. Tanto per dare una portata della cosa, considerate che mediamente, quasi il 70% degli agenti è impegnato, in via prioritaria, davanti alle scuole, ogni giorno, per due o tre ore a turno.




martedì 30 settembre 2014

Dialogo


Oggi vogliamo parlare del dialogo.
Spesso abbiamo sentito tale parola pronunciata dal nostro Sindaco per respingere al mittente le critiche avanzate dai sindacati dei lavoratori del Comune di Parma.
Considerando, però, tutte le volte che il Sindaco ha declinato gli inviti di questa Organizzazione Sindacale, volti ad avviare un dialogo costruttivo, e, considerando, altresì, che la parola dialogo veicola una connotazione di collaborazione e rispetto reciproci (dal greco Dià "attraverso, in mezzo" e  Logos "discorso"), sorge un fondato dubbio sulla conoscenza del significato intrinseco della parola, o, più verosimilmente, le intenzioni sono diverse dai proclami; sarà un dialogo platonico quello auspicato!?
La totale assenza del tanto decantato dialogo, bisogna sapere, sta alla base della nascita di questo Blog.  
Infatti, dopo i pesanti tagli al salario accessorio, ad opera dell'attuale Amministrazione, che negli ultimi due anni il personale della Polizia Municipale, assieme a tutti gli altri dipendenti comunali, hanno subito; dopo le continue perdite, in termini di tutele assicurative, legali, e, soprattutto, dopo le perdite di valorizzazione del lavoro; oggi, (proprio perché questa Amministrazione è votata al dialogo!?), unilateralmente, si, avete letto bene, ma lo ribadiamo, unilateralmente ha privato - stando alla Delibera di Giunta n. GC-2014-283 - di un ulteriore diritto, ormai l'ultimo purtroppo, gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, privandoli, appunto, della riduzione oraria da 36 a 35 ore settimanali, facendo venir meno, così, la possibilità di usufruire di quelle 4/5 giornate di riposo all'anno che tanto tornavano utili, considerando che spesso, tra partite, manifestazioni, turni festivi, ecc., gli operatori si trovano a lavorare consecutivamente per 10 o più giorni. Cade così anche l'ultimo diritto dei lavoratori della Polizia Municipale, sotto il "fuoco amico" di quella che dovrebbe essere la nostra amministrazione. Ci premeva raccontarvi di questo, non tanto per la decisione in sé, quanto per le modalità. Ancora una volta il dialogo è, in fin dei conti, un monologo. Siamo consci che il periodo è difficile e siamo disposti a fare i nostri sacrifici, in accordo con l'amministrazione, per il bene di tutti: ma i sacrifici devono essere finalizzati a migliorare la vita di tutti i cittadini, non a pagare dirigenti a discapito dei dipendenti.

Non ci si vuole, oggi, addentrare nel tecnicismo della riduzione oraria, regolata dall'art. 22 del CCNL del 01/04/1999, ma appare utile riportare quanto disposto al primo comma: "Al personale adibito a regimi di orario articolato in più turni o secondo una programmazione plurisettimanale, ai sensi dell’art. 17, comma 4, lett. b) e c), del CCNL del 6.7.1995, finalizzati al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle attività istituzionali ed in particolare all'ampliamento dei servizi all'utenza, è applicata, a decorrere dalla data di entrata in vigore del contratto collettivo decentrato integrativo, una riduzione di orario fino a raggiungere le 35 ore medie settimanali. I maggiori oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo devono essere fronteggiati con proporzionali riduzioni del lavoro straordinario, oppure con stabili modifiche degli assetti organizzativi".
Come notoriamente risulta, il Corpo di Polizia Municipale, soffre una grave carenza di organico, ma, nonostante ciò, ogni anno vede crescere, a seguito di stabili modifiche degli assetti organizzativi, sempre di più le proprie mansioni; basti pensare ai tantissimi nuovi servizi, ai controlli durante la c.d. Movida, ai controlli smaltimento rifiuti urbani, all Autodetector, ai presidi fissi in zone ad alto degrado, alla sorveglianza e viabilità scuola, fino all'anno scorso svolto dai volontari Auser, ecc.
Inoltre, negli ultimi anni, ma in maniera ancora maggiore nell'anno in corso, le ore effettuate in regime straordinario si sono, più che proporzionalmente, drasticamente ridotte.
Particolare non trascurabile, Parma, tra le città capoluogo di provincia, risulta, se non la sola, tra le pochissime a non riconoscere tale riduzione oraria alla propria P.M. e, comunque, sicuramente caso unico a rescindere tale accordo.
Se il Sig. Sindaco, avesse davvero dato modo ai lavoratori di poter dialogare con Lui, forse si sarebbe reso conto che lo scoramento, la delusione e la totale perdita di speranza di vedere i propri diritti rispettati, ormai pervadono ogni singolo lavoratore del Comune di Parma. Ma capiamo benissimo che possa difficilmente cogliere tali sofferenze, amministrando un Ente alle cui dipendenze vi sono persone che, nonostante le continue batoste, continuano a lavorare dando il massimo per rendere un servizio che fa di Parma una delle città più efficienti d'Italia.
Ma siccome siamo degli inguaribili ottimisti, confidiamo ancora in una possibilità di dialogo, per questo invitiamo, per l'ennesima volta, il Sig. Sindaco ad incontrare i lavoratori per spiegare le Sue ragioni e sentire quelle dei lavoratori, d'altronde, i lavoratori alle dipendenze della società partecipata Parma Infrastrutture li ha incontrati, infatti, per loro sono  stati destinati, per la produttività, 50.000,00 euro, proporzionalmente,  in media più alta di 8 volte quella destinata ai lavoratori del Comune di Parma.
Proprio perché crediamo fortemente nell'importanza del dialogo, reale, non platonico, nonostante l'ennesimo duro colpo inferto alla P.M., vogliamo credere che quanto deliberato nell'atto di indirizzo alla Delegazione Trattante possa essere ridiscusso.




sabato 27 settembre 2014

Diffida

Questo ci resta, il ricorso alle vie legali.
Gli agenti che lavorano per il Comando di Parma non sono assicurati, quando si trovano alla guida di mezzi di servizio. Lo abbiamo già detto qualche giorno fa, proprio attraverso queste pagine, a seguito dell'incidente occorso alla nostra collega. Quello che non tutti sanno é che, pochi giorni dopo quel fatto, un'altra collega è rimasta coinvolta in un sinistro, mentre era alla guida di uno scooter. Per lei, fortunatamente, le conseguenze non sono state così serie e se la caverà con una settimana di prognosi. Rimane il fatto che entrambe le agenti non erano coperte da assicurazione. Un'assicurazione che, e lo ripetiamo ancora ed ancora, è obbligatoria!
Oggi più che mai, vengono disposti servizi in scooter (spesso datati e con parecchi chilometri accumulati), lasciando ferme le auto, con l'ovvia conseguenza di aumentare ulteriormente il rischio per chi è alla guida e di trovarsi a dover affrontare situazioni delicate con mezzi non idonei. Basti pensare alla necessità, sempre più frequente, di dover procedere a fermo o arresto di persona.
Riportiamo di seguito la lettera di diffida inviata al Sig. Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.



Studio Legale
TIZIANA GHEDINI
FILIPPO QUINTILIANI

Avv. Costanza Di Ninno

Bologna, 24 Settembre 2014 

Spett/1e 

Comune di Parma 

in persona del Sindaco p.t. 

Strada Repubblica, l 

43121, Parma 

Formulo la presente in nome e per conto del DICCAP - Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali  in persona del Segretario Provinciale sig. Ferrari Sergio per significare quanto segue.

• Inottemperanza dell’Amministrazione in relazione a11’art. 43 CCNL 14.9.2000 Autonomie Locali


Come noto, gli operatori di Polizia Municipale utilizzano autoveicoli/ motoveicoli / scooter di proprietà della Pubblica Amministrazione per gli adempimenti di servizio e al fine di svolgere le proprie mansioni. Ogni ente, cosi come previsto dall’art. 43 CCNL del 14.9.2000, deve stipulare una polizza assicurativa in favore dei dipendenti autorizzati a servirsi delle auto/ moto /scooter di servizio e deve “in ogni caso integrare [la polizza, ndr] con la copertura dei rischi di lesioni o decesso del dipendente addetto alla guida e delle persone di cui sia autorizzato il trasporto”.


Ciò però non accade presso il Vs. Comune ove non è stata stipulata alcuna polizza assicurativa a tutela del Conducente dei mezzi di servizio di proprietà dell’Amministrazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa, tanto che gli agenti che in passato sono rimasti coinvolti in sinistri stradali durante il servizio, non hanno mai ricevuto alcun tipo di risarcimento poiché non esiste copertura in tal senso per il conducente.

Tale Condotta, oltre a rappresentare un inadempimento contrattuale, risulta illegittima ed oltremodo lesiva nei Confronti del dipendente/operatore di P.M., il quale si trova del tutto sfornito di garanzie in caso di sinistro con rnezzi di servizio durante l’orario di lavoro; lesività ulteriormente aggravata da quando è stata tolta la tutela rappresentata dalla Cd. “causa di Servizio” per gli operatori della polizia municipale (d.l. 5201/11, 1. Conv. 214/2011).

Il DICCAP in persona del Segretario Provinciale sig. Ferrari Sergio intima pertanto, mio tramite, al Comune di Parma in persona del Sindaco p.t. di procedere immediatamente alla stipulazione di una polizza assicurativa integrativa a tutela del conducente del mezzo in servizio, in ossequio a quanto stabilito dall’art. 43 del CCNL.
Si intima altresì che ai dipendenti di Polizia Municipale che per motivi di servizio utilizzino scooter, biciclette o motoveicoli vengano forniti abbigliamento e calzature idonei alla guida di tali mezzi, volto all’attenuazione di rischi di lesioni in caso di caduta o sinistro. Le intimazioni di cui sopra sono formulate fatti salvi i diritti dei lavoratori che sono rimasti coinvolti in sinistri stradali con mezzi di servizio prima della stipulazione della polizza assicurativa ed in carenza dei dispositivi di protezione succitati.

Distinti saluti

Avv. Tiziana Ghedini


Al di lá dell'amarezza dovuta alla considerazione che l'amministrazione riserva ai propri dipendenti, tutto questo non può continuare. Il prossimo passo sarà mandare fuori tutti gli agenti a piedi, compreso il Pronto Intervento, l'Infortunistica Stradale, la Territoriale...con buona pace dei cittadini che dovranno aspettare un tempo indefinito per veder arrivare una pattuglia della Polizia Locale, magari per il rilievo di un incidente, per liberare un passo carrabile o per una situazione di emergenza.